Anche L’Angolo degli AAAS con LA CORSONNA in Piazza San Felice ne “LA MEMORIA DI BARGA”

Come ogni anno ritorna in Agosto la interessante iniziativa della Arciconfraternita di Misericordia di Barga.
C’é ogni anno un motivo particolare per segnalarla ai Soci, quest’anno per un ingenuo orgoglio da parte di UniTre Barga: nella serata “LA MEMORIA DI BARGA” del 3 Agosto in Piazza San Felice verrà letto uno degli Angoli degli Adulti Ancora A Scuola (Gruppo di Studio di UniTre Barga), quello sulla Corsonna, quello nel quale si ricorda “il mare di Barga”, tra slanci giovanili e intemperie della natura. lo sguardo al futuro che vi si incontra è un desiderio reale che combina bene con il tema della MEMORIA.
Nel libro “C’é qualcosa di bello in ogni tempo/There is something beatiful in every time”, acquistabile on line poiché tutte le copie che abbiamo stampato sono andate esaurite, tutti gli episodi sono il succo del raccontare e del riflettere del gruppo di redazione, lo stile del narrare è stato creato via via che il processo di narrazione comunitariamente si perfezionava secondo il gusto del gruppo-articolista, i loro nomi sono sono indicati in alto a pag. 3. Nessuno dei redattori è autore ugnolo di un episodio particolare. Tutti gli articoli sono raccontati anche in lingua inglese ed hanno un QR-code che rimanda alla singola lettura.
Il prof. Renato, che guida i progetti degli AAAS, ci ricorda che gli episodi/Angoli del libro non sono solamente memoria, ma piuttosto uno sguardo al futuro partendo da “come eravamo”, ci guardiamo come siamo e guardiamo oltre, al futuro.

In altra parte di questo sito abbiamo scritto:
Sul sito adultiancoraascuola.eu si legge che “L’idea è quella di raccontare il cammino del tempo verso il futuro mettendo a confronto esperienze essenziali della gente tra passato e presente.” Il libro contiene i 12 pezzi già pubblicati su Il Giornale di Barga, più altri di nuova stesura, quella di questa estate 2024. Gli AAAS raccontano “angoli della vita” dal passato all’attualità. Una metafora del tempo che evidenzia i passaggi generazionali. Nella quarta di copertina si legge “Guardare la propria esistenza come da una videocamera, vederla fluire e rivivere tra i ricordi. Sentire il fruscio delle aspettative, delle coincidenze e delle situazioni imprevedibili che rendono movimentata la vita. Lasciare scorrere il film e vedersi proiettati nel futuro, inesorabilmente. Nati nell’epoca lunga del “Baby boom”, questi adulti del libro hanno cavalcato le generazioni ed oggi sentono di appartenere almeno alla Generazione Zeta.” e “Watching one’s own existence as if through a video camera, seeing it flow and relive through memories. Feel the rustle of expectations, coincidences and unpredictable situations that make life eventful. Letting the film roll and seeing oneself projected into the future, inexorably. Born in the long era of the “Baby boom”, these adults in the book have ridden the generations and today feel they at least belong to Generation Zeta.”